In tema di mantenimento del figlio maggiorenne privo di indipendenza economica, l’onere della prova delle condizioni che fondano il diritto al mantenimento è a carico del richiedente, vertendo sulla circostanza di avere il figlio curato, con ogni possibile impegno, la propria preparazione professionale o tecnica o di essersi, con pari impegno, attivato nella ricerca di un lavoro.
Lo ha precisato la Corte di Cassazione, all’interno dell’ordinanza n. 5177/2024.
Il provvedimento della prima sezione civile è stato depositato lo scorso 27 febbraio.
Di conseguenza, se il figlio è neomaggiorenne e prosegue nell’ordinario percorso di studi superiori o universitari o di specializzazione, già questa circostanza è idonea a fondare il suo diritto al mantenimento.
Viceversa, puntualizzano i giudici di piazza Cavour, per il “figlio adulto”, in ragione del principio di autoresponsabilità, sarà particolarmente rigorosa la prova a suo carico delle circostanze, oggettive ed esterne, che renderebbero giustificato il mancato conseguimento di un’autonoma collocazione lavorativa.